Nasce a Bologna il 4 marzo 1943. Comincia a suonare sin da giovanissima età: quindicenne, passa dalla fisarmonica al clarinetto e - trasferitosi a Roma - entra a far parte d'un complesso, la Second Roman New Orleans Jazz Band.
Nel 1960 egli si esibisce con un altro gruppo musicale, i Flipper; il suo esordio nella canzone ("Lei" e "Ma questa sera") avviene però solo quattro anni più tardi, auspice Gino Paoli.
Il debutto del Nostro al Festival di Sanremo con "Paff...Bum" risale al 1966, lo stesso anno in cui incide il suo primo album, "1999"; ad esso fanno seguito "Terra di Gaibola" (1970, con la morandiana "Occhi di ragazza") e "Storie di casa mia" (1971; vi trovano posto gemme quali "Il gigante e la bambina", "Itaca", "La casa in riva al mare").
Brani come "4/3/1943" e "Piazza Grande" gli conferiscono una meritata fama; sull'onda del successo, egli stringe col poeta bolognese Roberto Roversi una proficua collaborazione, destinata a figliare tre LP del valore di "Il giorno aveva cinque teste" (1973), "Anidride solforosa" (1975), "Automobili" (1976).
Nel '77, sciolto il sodalizio con Roversi, egli diviene paroliere di se medesimo nel microsolco "Com'è profondo il mare", seguìto l'anno dopo da "Lucio Dalla" (ove trovano posto "Anna e Marco" e "L'anno che verrà"): inizia così la fase più fortunata della sua carriera, attraversata dal tour "Banana Republic" - titolo pure dell'omonimo disco dal vivo del 1979 - col collega Francesco de Gregori, e dai 33 giri "Dalla" (1980, con le stupende "La sera dei miracoli", "Cara", "Futura"), "Q-Disc" (1981), "1983" (1983), "Viaggi organizzati" (1984), sino a "DallAmeriCaruso" (1986) che include la splendida "Caruso".
In seguito, egli si rifugia in un altissimo mestiere, sfornando ancora pezzi di grande effetto - si pensi ad "Attenti al lupo", punta di lancia in "Pressing" (1990), o a "Canzoni"(1996), che intitola l'album omonimo - ma in generale meno ispirati che in passato: le sue più recenti fatiche, "Ciao" (1999) e "Luna Matàna" (2001), ne danno ulteriore conferma, stazionando fra manierismo e ritualità con qualche furbizia commerciale di troppo.
Einaudi dedica a Lucio Dalla “Parole e canzoni” (2001), un cofanetto contenente tutti i testi delle canzoni e un video, curato da Vincenzo Mollica, e verso la fine dell'anno il cantante pubblica il suo primo libro di racconti “Bella La vita”, edito da Rizzoli. Nel 2002 esce l'album antologico "Caro amico ti scrivo" che raccoglie 16 successi di trent'anni di carriera. Il 2003 è l'anno di "Tosca. Amore disperato", opera inedita che si ispira all'opera di Puccini. Nello stesso periodo esce il nuovo lavoro "Lucio" che raccoglie canzoni come "Prima dammi un bacio", colonna sonora dell'omonima opera prima del regista Ambrogio Lo Giudice, "Le stelle nel sacco" e "Yesterday o Lady Jane?”, “Per Te” e "Amore disperato", cantata in duetto con Mina.
Fonte:
italica.rai.it