Lucio Battisti, Forse il più grande di tutti i tempi

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Pavi92
view post Posted on 26/7/2008, 22:12




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Lucio Battisti nasce a Poggio Bustone, vicino a Rieti, il 5 marzo 1943 uno dei più rimpianti cantautori italiani, figlio di genitori, semplici, trascorre la sua infanzia come gli altri ragazzi, senza particolari rapporti con la musica. Lucio è un ragazzo intelligente ed un poco introverso, ma aperto agli stimoli esterni. Infatti quando la famiglia si trasferisce a Roma, nel 1950, quando lui ha solo sette anni, esplode la sua passione per la musica.La sua stanza si riempie di chitarre mentre frequenta le scuole dell'obbligo, si diploma come perito industriale nel 1962 ed incomincia a sognare di girare il mondo. Il padre di Lucio Battisti cerca di frenare queste aspirazioni che non gli sembrano realizzabili, ma la madre lo aiuta e Lucio riesce a viaggiare ed allargare le sue esperienze, sempre con la passione per la musica in primo piano.
Nel 1962 si aggrega come chitarrista ad un gruppo musicale napoletano che suona nei locali notturni, "I Mattatori", ma è grazie a "I Campioni", il gruppo che accompagnava Tony Dallara, che inizia la sua avventura nel mondo della musica. Negli anni '60 il cuore del mondo musicale batte a Milano e Lucio Battisti vi si trasferisce, iniziando a farsi conoscere come autore, grazie anche alla mediazione ed al sostegno di Christine Leroux, una giovane francese che lavora nelle produzioni discografiche che lo presenta a Giulio Rapetti, il celebre paroliere conosciuto come Mogol. Mogol all'inizio era piuttosto scettico sulle possibilità di Lucio Battisti, ma l'aspirante cantautore rivede con umiltà il suo lavoro e segue con tanta diligenza i consigli del paroliere che lo conquista. Il mondo della musica sentiranno sempre più spesso parlare del binomio Battisti-Mogol. "Per una lira", "Uno in più" e "Dolce di giorno" cantata dai Dik Dik sono le prime canzoni di un certo successo scritte da Lucio Battisti. Ma il nome di Battisti viene conosciuto dal grande pubblico per il successo che "L'Equipe 84" ha con la canzone "29 Settembre", scritta in collaborazione con Mogol. Nel 1967 Lucio Battisti entra in sala di incisione per registrare "Per una lira" e "Luisa Rossi". Le qualità vocali di Lucio Battisti sono davvero esigue, ma lui è convinto che la sua non-voce sia l'abito migliore per la sua musica ed il successo riscosso gli da ragione.
Lucio Battisti partecipa al Cantagiro del 1968 con "Balla Linda" e l'anno dopo, al Festivalbar, ha un successo strepitoso con "Acqua azzurra acqua chiara". Le canzoni di Lucio Battisti sono già molto popolari quando partecipa al Festival di Sanremo, in coppia con Wilson Pickett con "Un'avventura", che entra in finale. Il crescente successo di Battisti è sottolineato dall'ottima accoglienza riservata all'album "Lucio Battisti" del 1969 e si consolida con il 33 giri "Emozioni" che comprende, oltre al brano omonimo, pezzi come "7 e 40", "Anna", "Fiori rosa fiori di pesco", "Io vivrò", "Dieci ragazze" e "Mi ritorni in mente". Negli anni '70 la collaborazione con Mogol diventa sempre più stretta e costruttiva, dando origine ad un'amicizia forte ed esclusiva che li porterà anche a costruire residenze confinanti vicino Molteno, al centro di un grande faggeto. Battisti e Mogol continuano a scrivere anche per altri cantanti canzoni destinate a lasciare il segno; basti ricordare "Insieme", "Io e te da soli", "Amor mio", per Mina; "Per te" e "Il Paradiso" per Patty Pravo. Ma l'avvenimento più importante per Lucio è l'incontro con la donna della sua vita Grazia Letizia Veronesi, segretaria del Clan Celentano, che diventerà sua moglie e gli darà un figlio:Luca. Lucio Battisti entra nel gruppo dei "Numero Uno" contornandosi dei migliori musicisti del momento e in dieci anni registra undici Album attesissimi dai suoi tanti ammiratori. Album come “Emozioni” (1970), "Il mio canto libero" (1972) "Umanamente uomo: il sogno","Il nostro caro Angelo"(1973),"Anima Latina"(1974), "Una donna per amico" (1978) , che contengono brani indimenticabili come "I giardini di Marzo", "E penso a te", che hanno accomunato tre generazioni.Gli anni Ottanta sono gli anni dell'isolamento di Lucio Battisti. Il cantautore è sempre stato timido e riservato, ha sempre protetto in maniera esasperata la sua vita, la sua famiglia e la sua privacy ed ha sempre mal sopportato le esibizioni in pubblico. Rompe il sodalizio con Mogol, rifiuta ogni apparizione in pubblico e non partecipa più a trasmissioni televisive. L’ultima apparizione assoluta TV (Fatta alla TV Svizzera tedesca) risale ad una serata a cavallo tra i 79 l’80. Ritirato nella tranquillità della sua casa in campagna, Lucio Battisti sperimenta nuovi orizzonti musicali. Mantiene il contatto con il pubblico solo attraverso i suoi dischi e qualche rara intervista concessa alla stampa, ignorando televisioni e concerti. Per realizzare prodotti migliori e all'altezza delle sue aspettative, prima allestisce una sala di registrazione personale, direttamente in casa e, in seguito, alla ricerca di un suono sempre più moderno, registra in Inghilterra o negli Stati Uniti. Con il suo nuovo paroliere, Pasquale Panella, realizza "Don Giovanni" del 1986 seguito da "L'apparenza" nell'88 e "La sposa occidentale" nel '90. Nel '94 Panella e Battisti si dividono, dopo aver pubblicato l'album "Hegel"che resta l'ultima incisione del cantautore. Da questo momento in poi Battisti non incide più nulla e sparisce dalla scena anche se le sue canzoni sono sempre fra le preferite dal pubblico italiano. Alla fine di Agosto del 1998 la televisione annuncia la notizia del ricovero presso l'Ospedale San Paolo di Milano. di Lucio Battisti che muore il 9 Settembre.

Fonte: www.windoweb.it
 
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topolina x sempre
view post Posted on 27/7/2008, 13:20




va be non ci si può dire niente è bravissimo
 
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1 replies since 26/7/2008, 22:12   76 views
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